Una vita nel mondo del calcio dilettantistico. "Ho praticato questo sport da giovane nel Sangemini, per poi iniziare la carriera dirigenziale nella medesima società. Sono rimasto nel club fino al 2003 poi, per motivi lavorativi, ho abbandonato l’incarico. Nel 2010, una volta andato in pensione, sono approdato al Campitello. Inizialmente come segretario della gestione sportiva nelle Giovanili Campitello. L'allora presidente Mario Cicioni ed il vice Manlio Antonelli non avevano riposto in me tanta fiducia, visto che provenivo da una realtà meno strutturata e diversa come quella del Sangemini. Nel corso degli anni si sono ricreduti e quando, nel 2012, Aulo Guiducci ha lasciato la società sono subentrato come segretario della Polisportiva. Ho lasciato il Campitello nel 2017/18 per divergenze con l'allora responsabile tecnico della prima squadra e direttore del settore giovanile. Sono passato al Narnia 2004 di Roberto Pernazza per poi tornare nel club del presidente Cristiano Castellani, nel corso della stagione successiva."
Le mansioni di un segretario. "Mi occupo principalmente della gestione burocratica della Polisportiva Campitello. Con l'avvento della nuova normativa sulle società dilettantistiche gli impegni con il commercialista sono all'ordine del giorno. Le mansioni da svolgere sono tante e grazie anche al collega Maurizio Scatolini della Football Campitello cerchiamo di darci una mano a vicenda. L'essere attenti ed organizzati, in questo ruolo, è determinante visto anche le molte squadre presenti ed i tantissimi tesserati tra giocatori, allenatori e dirigenti."
L'era Cristiano Castellani. "Il grande lavoro del presidente, dal 2012 ad oggi, è stato quello di risanare la società da un punto di vista finanziario e renderla sostenibile. Attualmente siamo tornati ad essere uno dei club più virtuosi del panorama calcistico umbro ed i risultati, sia come prima squadra e come settore giovanile, lo dimostrano. Abbiamo avuto delle problematiche in questi anni con i vari rincari delle utenze e la ristrutturazione dell'impianto ma siamo riusciti a venirne fuori con le nostre risorse e potenzialità. La società è sana e non fa mancare nulla ai propri tesserati e questo - ha concluso Rosati - non è un aspetto da poco conto!".
Scrivi commento